giovedì 22 marzo 2007

A due amici


Non se invidiarvi, ma sicuramente vi ammiro. Avete preso una decisione sicuramente coraggiosa. A cui tutti forse prima o poi abbiamo pensato. Ma poi per le varie conseguenze e per la paura di andare in contro a qualcosa di ignoto, allontanandosi dagli affetti, anche magari per il timore di abbandonare tutto per poi fallire, abbiamo rinunciato.
E' certo una bella responsabilità e per noi che rimaniamo un po' un dispiacere. Ma da veri amici, non possiamo che augurarvi ogni fortuna, anche se nel nostro piccolo egoismo non vorremmo lasciarvi andare. E privarci della vostra compagnia. Anche se magari negli ultimi anni ci vedevamo meno, ma sempre con lo stesso grandissimo affetto.
Almeno una promessa però, di non dimenticarci! Questo proprio ce lo dovete e noi lo dobbiamo a voi. Abbiamo un mare di ricordi insieme e a volte nei ricordi in cui non ci siete, vi inseriamo comunque in automatico. Perché siete una presenza costante in quasi tutti gli anni della mia vita.
Non abbiate paura di sbagliare perché siete troppo in gamba. Non vi sottovalutate perché avete le capacità di riuscire in ogni cosa.
L'idea di immaginarvi al tramonto sempre insieme in riva al mare però mi consola, è un'idea in cui vi vedo sempre e comunque felici. Perché ovunque andiate se siete insieme avete già tutto quello di cui c'è bisogno.
Sono ansiosa già ora di sentire le vostre notizie. Cosa avete trovato, chi avete conosciuto, com'è cambiata la vostra vita. Non che debba cambiare per forza. Certo però che qualche cambiamento ci sarà. Io ho sempre tanta paura dei grossi cambiamenti, spero che voi non ne abbiate. Anche se avete già dimostrato fegato da vendere! Un abbraccio lungo lungo ai miei due amici.

martedì 20 marzo 2007

La vogue di marzo


Solo belle notizie nel mese di marzo. Prima fra tutte quella che aspettavo da un anno e mezzo e che attendevo con grande ansia. Perchè il destino riserva delle sorpese a volte, che noi non ci aspettiamo. E forse con scarsa fiducia questa volta mi aspettavo davvero il peggio anche se mi auguravo con tutta me stessa che invece l'incubo sarebbe finito.
E' arrivato marzo. Sapevamo che proprio agli inizi la notizia bello o brutta che fosse, sarebbe arrivata. E la aspettavamo... E invece, lei, pacifica come il sole, ci dice: sono guarita! Brava. Te lo meritavi.
Tanto questa è comunque sia la notizia più bella dell'anno. Qualunque altra possa arrivare! Non voglio sminuire nessun'altro. Non è questione di affetto, di legami. E' che quando la vita è sempre (almeno da qualche anno a questa parte) una storia meravigliosa, quando arriva qualcuno a svegliarti, a dirti "ecco la realtà è questa, smettila di sognare" allora si va davvero giù. Più in basso di quanto non ci si aspettasse. Ed è brutto scoprirsi meno forti di quanto non si fose convinti di essere. E riscoprirsi sempre più deboli giorno dopo giorno.
Ora ho tirato il fiato e ricomincio, anzi ricominciamo, a guardare avanti. Verso l'orizzionte. E ci chiediamo che cosa altro porterà.
Quindi Marzo. Con le sue notizie meravigliose. Come una margherita che ha solo Mama e nenache un Nonmama.
E' l'altro petalo meraviglioso. Il mio "altro" che trova la sua strada. Che imbocca il suo cammino. Che ricomincia a respirare e vivere. Sognare no. Quello lo faceva già prima. Probabilmente ora inizierà direttamente a volare. A spiegare le ali ( Take these broken wings and learn to fly.. all your life, you were only waiting for this moment to arise). Troverà anche lui la sua strada. Tante incognite ancora da definire. Questo è vero. Ma la vita è anche questo. Una sfida continua. Uno stimolo a migliorarsi. Superare i propri limiti. Come abbandonare il luoghi di sempre e ricominciare da un'altra parte.

venerdì 16 marzo 2007

Inverno/Primavera


Lasciato alle spalle l'inverno, è arrivata ammantata di tutta la sua bellezza la primavera. Solo a pensare alle due stagioni, l'inverno fa venire in mente vetri della macchina appannati, luci della città di notte e calzini di lana. La primavera è invece allegria e voglia di vivere, aria tiepida tra i capelli e pantaloni corti. Voglia di viaggiare e viaggiare ancora. Voglia di vedere posti nuovi. di rivedere luoghi in cui siamo già stati, ma dove torniamo sempre volentieri. Voglia di vedere il sorriso dei nostri amici. Di stare sempre fuori di casa. Di correre, di vivere, di scoprire. Voglia di crescere. Come un albero che mette fuori ogni anno dei nuovi getti, che poi diventano splendidi fiori. Quest'anno i fiori li faccio rosa, e li faccio prima. Quest'anno voglio tanta erba, sotto cui poggiare le mie radici. Voglio vento. Voglio caldo. Voglio mare. Voglio anche l'estate, che faccia tanto caldo da rimpiangere l'inverno. Tanto caldo da sognare in segreto una maglia di lana spessa e la coperta sui piedi. Voglio immergermi e vedere cose nuove. Asciugarmi sul bagnasciuga per ore, con i piedi ancora nell'acqua. Andare sott'acqua con il naso tappato e aprire gli occhi che si riempono di sale. Correre sulla sabbia bollente e buttarmi a pancia in giù col fiatone sull'asciugamano caldo di sole.

martedì 6 marzo 2007

Lardo che passione


Alla faccia di qualunque tipo di dieta, io dichiaro LARDO CHE PASSIONE!!
Se ci penso mi viene la lacrimuccia.. E quale posto migliore per Arnad (AO) per assaggiarlo?
Diciamo pure che all’interno della tipica Merenda Valdostana il lardo rappresenta solo una delle punte di diamante. Dopo aver ordinato, il tempo di guardarsi intorno e arrivano schiere di cameriere che portano su di un tavolo 80 x 80 quantitativi inimmaginabili di bontà. (Si forse la verità è stata un po’ fusa con fantasia e acquolina..) A parte il lardo buono, tenero, con un leggero sapore di aglio.. Anche la moccetta sapeva difendersi, tra sanguinaccio e salami vari. E poi castagne bollite col burro. Sarde in carpione. Giardiniera (che ho assaggiato sotto tortura). Tomini in salsa verde, leggermente diversi dai piemontesi, ma comunque buoni e soprattutto in grado di lasciare quell’arsura che ti abbandona solo dopo una buona notte di sonno.
Quando pensavo di aver appagato i miei sensi sono arrivati i formaggi... La fontina prima di tutti! Poi uno strano mix che credo fosse ricotta, cumino (che non mi fa impazzire) e paprika. Senza contare il companatico di lusso: polenta rustica fritta e patate bollite. Che meraviglia. Il tutto condito da una giornata di primavera in pieno inverno e da un bel giro in moto.