Siamo tutti armati di buoni propostiti, anzi ottimi. Una volta tornati dalle vacanze, dopo aver a lungo riflettuto su ciò che ci piace o meno di noi stessi, delle nostre vite, del nostro lavoro. Ci armiamo di buona volontà e iniziamo a vedere la nostra vita sotto una luce diversa.
Succede un po' come quando, appena rientrati a casa dalla vacanza, la si vede diversa. Come se la guardassimo per la prima volta. Ho notato che a seconda della vacanza la casa sembra più grande o più piccola, più bella o più brutta di quando l'abbiamo lasciata solo 15 giorni prima. Se siamo tornati ottimisti è soddisfatti (come nel mio caso quest'anno), allora la vediamo grande, spaziosa e arredata davvero con buon gusto. Ma può anche capitare di girare la chiave nella serratura, aprire la porta e di ritrovarsi nella caverna dell'uomo di Neardental. Stessa cosa quando si riprendono pigramente un po' tutte le abitudini che avevamo accantonato. Si riprende ad uscire con gli amici, a guardare la tv in modo ossessivo compulsivo, a riprendere il rapporto di osmosi con il divano. Dentro di noi però un processo è in atto. Le nostre menti un po' nevrotiche e schizofreniche, hanno avuto il tempo di rilassarsi e di pensare. Abbiamo analizzato le nostre esistenze e visto quali sono le cose che non ci piacciono. Siamo una villa in campagna o la grotta dell'uomo con la clava e il perizoma di pelle? Allora armati di ottime intenzioni iniziamo a riorganizzarci la vita. Saremo migliori, più ordinati e meno dispersivi. In casa ci daremo più da fare e al lavoro meriteremo una stella al merito. Se il lavoro non ci piace, ci mettiamo subito alla ricerca di uno nuovo. Se il nostro fisico non ha superato neanche gli esami di recupero della prova costume, ci rimetteremo a dieta (si perchè durante le vacanze è obbligatorio metterla in pausa) e faremo tanto tanto sport. Il nostro guardaroba diventerà il più fashon possibile, andremo dal parrucchiere e dall'estetista.
Io so già che tra una settimana, languirò in ufficio immersa da cartacce, pacchetti di crackers vuoti, con le briciole che mi si attaccano ai gomiti e la gobba di Giacomo Leopardi, pensando in modo machiavellico (parola preferita dall'oroscopo del Tg5) a quali regali fare a Natale. Tutti i buoni propositi? Puf! Spariti! E cosa pensavate?