martedì 29 gennaio 2008

Orizzonte

Capita a volte di girare tutte le capitali europee, desiderare di vederne altre. Uscire dalla UE, alla ricerca di luoghi sempre più belli, esperienze magiche da ricordare. Guardare, magari a distanza di anni, le foto scattate in vacanze più o meno brevi accanto alle persone che erano con te, ricordando luci, palazzi, strade e negozi. Ricordi cittadini. A volte spezzettati. Ci ricordiamo di un luogo, ma non come ci siamo arrivati. Ricordiamo un aneddotto, ma non come è nata quella situazione.
Spesso pensiamo che solo prendendo un aereo, comprando una vacanza attaccati al nostro ormai inseparabile www, possiamo vivere delle emozioni forti e uniche.
Invece no. A volte sono dove non te le aspetti, svoltando un angolo. Passando per strada, in fretta con la macchina e con la coda dell'occhio. Un colore inatteso, una situazione particolare. Magari le cose che vediamo tutti i giorni, viste quel giorno diverse, perchè siamo noi ad essere cambiati.
Ad emozionare più di ogni cosa, sono spesso i paesaggi. E per chi le ama come le amo io, le montagne. Spesso creano degli scenari inattesi. Quando c'è nebbia, quando c'è il solo e loro sono bianche di neve. Quando ha fatto brutto, ma le nuvole rese rosse o rosa dal sole, regalano un motivo per sorridere.
C'è chi cerca queste emozioni in giro per i vari continenti. C'è chi li trova, senza preavviso, salendo dei gradini, in pieno centro a Torino.


Alpi. Vista dal Monte dei Cappuccini - Torino. Museo della Montagna. Secondo piano.

venerdì 25 gennaio 2008

Tutti pazzi per Lidl


E' già successo a tutti noi. La malsana tentazione di acquistare ogni sorta di oggetto solo perchè costa poco, solo perchè in saldo. Sotto costo? Allora lo compriamo! Offerta speciale? Stiamo arrivando. Ormai mi luccicano gli occhi appena vedo un depliant pubblicitario. E a quelli che scrivono fuori casa No Pubblicità In Buca, io risponderei Pubblicità In Buca? Sì Grazie!
A volare più veloci della luce, meglio sicuramente dei volantini col loro porta a porta (non quello di Vespa), sono le newsletter, che ci promettono tutto il desiderabile a cifre ridicole. Ma mai ridicole come quelle del Lidl.
Quanto volte abbiamo sentito parenti, amici o parenti degli amici (!) raccontarci dei pazzeschi affari fatti tra quelle quattro squallide mura illuminate da pallidi neon? Tostapane mirabolanti capaci di ogni funzione, farine di importazione che si impastano e lievitano (quasi) da sole. Insomma la terra promessa. Tutto sommato spesso e volentieri, tenersi alla larga da questo mondo di tentazioni da sollievo alle nostre finanze, ma non certo alla nostra morbosa fantasia desiderosa del più sfacciato consumismo.
Dopo lunga astinenza, sicuramente molto ponderata e saggia, la tentazione si è insinuata e ha aperto il suo varco. Un po' come una diga, che accumula e accumula la sua acqua, ma come si presenta una piccola falla, l'acqua preme e fa tracimare tutti gli arretrati.. Questo solo per rendere l'idea.
Per tanto recarmi al Lidl ieri sera, per di più in ottima compagnia è stata un'esperienza indimenticabile o quasi. Motivo scatenante della gita, il mio phon. Fuso nel disperato tentativo di abbinarlo con un diffusore per ricci. Risultato dell'abbinamento: zero ricci e phon fuso. Attimo di cordoglio per un amico di tante e tante avventure. Poi si pensa immediatamente al suo sostituto. Morto un papa... Ovviamente la coincidenze sono sempre bene accette, e sulla newsletter di Lidl c'è un super spaziale phon in offerta. Telepatico o quasi. Mi ci fiondo. Bisogna però conoscere una semplice regola delle offertedellidl: se l'offerta è il giorno x MAI andare il giorno Y. Quindi ieri bisognava assolutamente andare, l'ideale sarebbe stato barricarsi con una canadese davanti l'ingresso per aspettare l'apertura e vedere il sole sorgere dietro lo squallido piazzale. Ma non si può essere perfetti. La corsa agli scaffali c'è, come anche l'ansietta di arrivare lì e vedere che le orde dei barbari hanno razziato tutto il possibile. Invece no! C'è tutto! Meraviglia anche nel vedere tutte le altre cose mirabolanti e in parte inutili che sono disseminate ovunque: mobili, scaffali, lampade, attrezzi per giardinaggio, fai da te, insomma di tutto. Per tanto me ne esco con del dentifricio, una serra portatile col basilico, il famoso phon, generi alimentari di vario genere e soprattutto tanta tanta voglia di tornare. Lunedì c'è un'altra offerta...

mercoledì 9 gennaio 2008

Maria Taylor - Song Beneath the Song

Se siete tesi, agitati, stressati... beh sentite qui.

lunedì 7 gennaio 2008

Un frenetico inizio

Rieccoci in pista. Tutti quanti. In macchina, poi in ufficio, poi di nuovo in macchina e a casa. Via, si ricomincia. Ho un po' quella sensazione di soffriggere, come una cipollina nell'olio bollente in attesa che arrivi la passata di pomodoro. E quest'anno di salsa ce n'è proprio tanta. A partire dalla casa nuova e da tutto quello che comporta, spese e soddisfazioni ugualmente distribuite. Per fortuna le vacanze mi hanno caricato a sufficienza per affrontare i prossimi mesi.
Per la prima volta nessun viaggio, ma ho fatto il pieno di famiglia. Sia la mia nuova piccina picciò, sia quella allargata che ormai si è venuta a creare dopo tanti anni. Il parentado ormai si fonde tra parenti veri e acquisiti coi quali è sempre bello passare delle ore. Il bello del Natale è proprio questo, avvicinarsi alla propria famiglia, vedere chi ormai per necessità o lontananza vediamo meno di frequente. Apprezzare tante belle tradizioni. Come l'albero, il cerimoniale dell'apertura dei regali (anche se funestato da varie influenze), il pranzone e il cenone.
Ho anche conosciuto delle persone nuove, sempre motivo di stimolo e riflessione. Perchè siamo sempre abituati a confrontarci molto poco con gli altri, spesso viviamo circondati più o meno dalle stesse persone per tutti i giorni di tutto l'anno. Mi è piaciuto invece a Capodanno scoprire in compagnia di una coppia Veronose - Parigina - Londinese che il Natale o il Capodanno non sono ovunque uguali. Che rimbambirsi di petardi e botti come se fosse la contraerea della prima guerra mondiale (va bene anche la II) non è la norma in ogni parte del mondo. Che non è normale che il primo dell'anno ci siano le ambulanze a presidiare le piazze, dato che in teoria è una festa più o meno per tutti. Ma in più ho guardato con occhi nuovi la nostra italianità, e con orgoglio. Siamo criticati un po' in tutto il mondo, spesso a ragione, per tanti piccoli difettucci, come la mafia e sorvolo su tutto il resto. Ma siamo anche un gran popolo di tradizionalisti, questa volta in senso buono.
Sotto le feste la voglia di tradizioni si moltiplica e andiamo a cercarle tutte, una per una, senza neanche farci caso. Chiedendo al ragazzo Parigino, Simon, quali fossero i piatti tipici in Francia in occasione delle feste, mi ha risposto che non ce n'erano. Io con tutta l'enfasi ero lì a spiegargli invece che da noi durante le feste non possono mancare panettone & pandoro, le lenticchie portano soldi (questo non è stato facile da far capire), cotechino o zampone è uguale, tranne per i famelici mangiatori di cotenna, il cappone a Natale è di dovere (tra l'altro complimenti a mammà che l'ha cucinato in modo incredibile). Ho pensato che fosse bello, un popolo intero accomunato dagli stesi usi, tutti li ha ingozzarsi di lenticchie. Che alla fine avanzano sempre. In tutte le case.