lunedì 31 marzo 2008

Virtuosi del curriculum

Nella vita si , bisogna sapersi vendere. La nostra Anna ne sta facendo una professione. Insomma bisogna farsi pubblicità. Mi è capitato spesso di avere con amici e colleghi uno scambio d'idee sul come compilare il proprio curriculum. C'è chi è e vuole rimanere onesto fino al midollo e afferma che mai, neanche sotto tortura, potrebbe dichiarare il falso. Mai potrebbe attribuirsi di conoscere un po' meglio una lingua che in realtà ha dimenticato o non ha mai saputo, inserire attitudini, capacità o esperienze leggermente non rispondenti al vero.
C'è poi chi d'altro canto non ha alcun tipo di pudore. Dichiara smaccatamente il falso, sicuro di rimanere impunito in un'omertà dilagante, in virtù della quale nessuno chiede e nessuno dice più di quanto è richiesto.

In realtà la mia opinione è sempre stata quella di vendersi al meglio, quindi senza dire nulla di falso, far comprendere bene le proprie capacità, utilizzando spesso anche intere frasi per dire una benamata cippa di niente.
Nel lavoro che faccio mi capita spesso e volentieri di vedermi passare sotto mano dei curricula. Alcuni molto semplici, altri con tante esperienze. Ma solo alcuni di loro possono essere ritenuti vere opere d'arte. Quando finisco di leggerli, riprendo da capo e mi chiedo, ma di che lavoro stiamo parlando? Non riesco ad esimermi dal fare un esempio pratico. Ecco di seguito un breve elenco delle capacità e competenze acquisite da questo candidato:
- Capacità di lavorare in gruppo e di relazionarsi con la clientela
- Capacità relazionali e di adeguamento in ambiente multietnico
- Sviluppata propensione all’ascolto.
- Capacità di lavorare in situazioni di stress, legate soprattutto al rapporto con il pubblico
Tutto questo indovinate? Nel servire in un bar. Non ho parole, tanto di capello, vorrei conoscerti!
PS: ma Google è un programma?

4 commenti:

Mammazan ha detto...

Sono dell'idea che vendersi al meglio sia sempre un'ottima idea.
Senza falsare troppo le proprie capacità altrimenti può capitare che "allo sciogliersi della neve appaiano gli str......"

Anonimo ha detto...

Ah ah ah!! Che meraviglia, scrivere cv è una vera arte. Il discorso che ha fatto lui sul servire al bar è più che corretto, penso anche che sia giusto valorizzare esperienze altrimenti forse sottovalutate. Però, cavolo, non mi puoi cadere su google!!! :-)

Simone ha detto...

Dopo aver deciso di vendermi al meglio del meglio, ho deciso che il prossimo Cv che scriverò conterrà anche delle "licenze poetiche", perchè no! Dettagli, ma alla fine in un mondo omologato sono i dettagli che contano

Riki ha detto...

Esiste il CV europeo che contiene gli standard previsti e che presenta in modo chiaro e efficace la persona. Io lo uso sempre.
Io avrei optato per un parucchiere però.