giovedì 4 ottobre 2007

Femminismo e femminilità


Se guardiamo un film anni 50 o 60 e poi guardiamo la nostra vita, al di là dei capelli cotonati, ci accorgiamo che siamo andate avanti anni luce. Ringraziamo per questo il femminismo. Ora siamo più indipendenti, più consce del nostro ruolo sociale, del nostro valore nel mondo del lavoro, della nostra posizione nell'ambiente famigliare. Non siamo delegate a fare le tagliatelle la domenica mattina o a metter su il cappone in brodo. Ora abbiamo un lavoro e una carriera. Non mettiamo il grembiule la mattina per toglierlo la sera, ci vestiamo come vogliamo. A volte anche da maschiacci. Perchè a dire il vero in t-shirt, scarpe da ginnastica e jeans si sta proprio comode. Non mettiamo più i bigodi (anche se alcune di noi ci hanno provato http://anna.style.it/archive.php?eid=43), abbiamo la piastra per i capelli, e corti o lunghi decidiamo noi del destino delle nostre doppie punte. I reggiseni alla fine non li abbiamo buttati, anche perchè un buon push up può davvero risollevare le nostre quotazioni nel mercato azionario mondano.
Quindi riflettendo su tutto questo, ci viene da dire: grazie, grazie femminismo. Ma se guardiamo bene quegli adorabili filmetti. Quelli dell'estate di canale5, quelli che quando stai per uscire loro iniziano e tu dici: nooooooooo, ma perchè proprio adesso?? Beh guardando quei filmetti vediamo anche, facendo attenzione, uomini che aprono le portiere alle donne per farle entrare nelle auto o nelle hall degli alberghi. Oppure che si alzano tutti in piedi a tavola quando una donna si alza. E pensandoci bene, non mi dispiacerebbe che succedesse anche oggi.
Tra l'altro nel quotidiano, ci sono alcuni mezzucci che fanno spuntare la remota galanteria nel più rude degli uomini. Ora nel citare questo episodio, non vorrei che ognuno di voi pensasse che la mia vita si svolge dal benzinaio, ci mancherebbe. Fatto sta che proprio dal benzinaio, di gonna vestita, esco dalla mia adorata macchina per rimpinzarla di gasolio. Mi fermo ovviamente alla pompa del self, laddove il risparmio è di casa. Ammicco al benzinaio, come per dire, allora mi faccio il pieno da sola. Lui mi guarda e mi fa: vuole un guanto? E io: no, no grazie non mi serve. Ma lui quasi scocciato da questa mia risposta, mi risponde: ma mette il gasolio?! E io, timida, eh si...E lui: allora ci vuole proprio il guanto: lo prende e me lo calza lui sulla mano! Mattu guarda una gonna, a dir la verità sotto il ginocchio, cosa non ti sviluppa in galanteria. Davvero non me lo aspettavo. Quando finisco di fare il pieno (46 euro!! vabbè) mi chiede la cortesia di fargli chiudere il tappo, giustificandosi, mi fa: quando si può aiutare...
A questo punto, mi viene da chiedere, meglio femminismo o femminilità?

2 commenti:

Mammazan ha detto...

Ah!L'eterno femminino!
La femminilità,la galanteria sono delle "armi" sempre valide e gradevoli da sfoderare. E' quello che dà un tocco di gentilezza, di romanticismo alla vita così frenetica di ogni giorno.L'aspetto esteriore, la cura di noi stesse paga sempre agli occhi degli altri e ai nostri occhi.
Il bigodino, la piastra, un bel reggiseno, un accessorio ben azzeccato, un tocco di trucco, un filo di rossetto fa bene a noi e dimostra che ci amiano.
Il femminismo è stato il movimento che ha liberato la donna dalla sudditanza nei confronti dell'uomo e che le ha oppresse da che mondo è mondo. E' quello che ha permesso alle donne di vivere, di gestirsi grazie al lavoro, di far sentire la loro voce, fondamentale e spesso determinante in ogni occasione. Di non essere sempre la costola tolta ad Adamo e qiundi un essere di serie "B".

Anonimo ha detto...

femminismo? no grazie!
credo che il rispetto vada conquistato non perchè si è donne ma perchè si è persone. il femminismo ha solo dato la stura alle pruderie sessuali di uomini e donne in modo pubblico. facendo credere che il darla via sia una conquista e l'amore e il rispetto un idiozia, alla fine il femminismo è stato solo un copiare i brutti vizi maschili e farli propri da parte delle donne
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