venerdì 23 febbraio 2007

Aria di shopping

















Non ce la faccio più. Ho un disperato desiderio di shopping.
Che abbiano inventato cerotti e cingomme a lento rilascio di nicotina, che aiutano le persone a smettere di fumare, ecco, io lo capisco e lo apprezzo.

Ma a noi malatidishopping non ha pensato proprio nessuno. Anche solo una punturina, che ci dia quella sottile gioia provocata da un ottimo acquisto, meglio se un vero affare. Niente da fare. Non c'è sul mercato. Proprio in questi giorni che escono le springsummer collectionss, qualcuno ci poteva pensare. Lo shopper in astinenza, allora fa un po' come puo'. Dallo shopping passivo. Si va a vedere le vetrine quando i negozi sono chiusi. Se non ci credete, è assolutamente da provare. Rende comunque leggermente felici. Non proprio come quando si entra e si esce dai negozi, ma meglio di stare a casa a rosicare. Intanto perchè entrando nei negozi si può sempre incappare nella delusione da "avrei voluto comprare tutto, ma non ho trovato niente". E poi perchè, ancora peggio, non può sicuramente succedere di incontrare il vestito della tua vita per poi scoprire subito dopo che una volta che ci sei dentro, sembri un cotechino vestito a festa o ancora peggio la commessa ti guarda e ti dice che lei sta andando a prendere una taglia più grande. Lei...

Ma lo shopping passivo non è l'unico metodo. Si può essere volendo ancora più blindati. Lo shopping virtuale via internet.. Non è poi così male. Ormai tutte le marche più famose pubblicano le collezioni sul web. Niente male davvero. Alcune hanno anche i prezzi.. che è ancora meglio. Così si può fare una sana valutazione di cosa comprare e cosa no. Una breve analisi del budget a disposizione.

Alla fine se si faccesse shopping non virtuale si rischierebbe di comprare un sacco di roba inutile.. quindi meglio così.

3 commenti:

Unknown ha detto...

C'è qualcosa di strano in quello che scrivi.. Devo parlare con Pitone, mi preoccupi un pò..

Sab ha detto...

Non ascoltarlo,sei forte..brava,bell'idea!

Unknown ha detto...

Parlando di succedanei dello shopping, o meno aulicamente pugnette, sono validi se protratti nel tempo, mi spiego.
Un periodo di astinenza da shopping protratta (almeno 3 settiamane!) permette di subentrare in un regime di austerity che crea un circolo virtuoso di risparmio, ma attenzione a sgarrare, perchè se ti lasci andare in un continuo stillicidio di acquisto-risparmio, ti ritrovi a sbavare come una lumaca davanti alle vetrine dei cinesi.

Il consiglio? Trattieniti senza esagerare e poi, quando attacchi, non fare prigionieri.