lunedì 7 gennaio 2008

Un frenetico inizio

Rieccoci in pista. Tutti quanti. In macchina, poi in ufficio, poi di nuovo in macchina e a casa. Via, si ricomincia. Ho un po' quella sensazione di soffriggere, come una cipollina nell'olio bollente in attesa che arrivi la passata di pomodoro. E quest'anno di salsa ce n'è proprio tanta. A partire dalla casa nuova e da tutto quello che comporta, spese e soddisfazioni ugualmente distribuite. Per fortuna le vacanze mi hanno caricato a sufficienza per affrontare i prossimi mesi.
Per la prima volta nessun viaggio, ma ho fatto il pieno di famiglia. Sia la mia nuova piccina picciò, sia quella allargata che ormai si è venuta a creare dopo tanti anni. Il parentado ormai si fonde tra parenti veri e acquisiti coi quali è sempre bello passare delle ore. Il bello del Natale è proprio questo, avvicinarsi alla propria famiglia, vedere chi ormai per necessità o lontananza vediamo meno di frequente. Apprezzare tante belle tradizioni. Come l'albero, il cerimoniale dell'apertura dei regali (anche se funestato da varie influenze), il pranzone e il cenone.
Ho anche conosciuto delle persone nuove, sempre motivo di stimolo e riflessione. Perchè siamo sempre abituati a confrontarci molto poco con gli altri, spesso viviamo circondati più o meno dalle stesse persone per tutti i giorni di tutto l'anno. Mi è piaciuto invece a Capodanno scoprire in compagnia di una coppia Veronose - Parigina - Londinese che il Natale o il Capodanno non sono ovunque uguali. Che rimbambirsi di petardi e botti come se fosse la contraerea della prima guerra mondiale (va bene anche la II) non è la norma in ogni parte del mondo. Che non è normale che il primo dell'anno ci siano le ambulanze a presidiare le piazze, dato che in teoria è una festa più o meno per tutti. Ma in più ho guardato con occhi nuovi la nostra italianità, e con orgoglio. Siamo criticati un po' in tutto il mondo, spesso a ragione, per tanti piccoli difettucci, come la mafia e sorvolo su tutto il resto. Ma siamo anche un gran popolo di tradizionalisti, questa volta in senso buono.
Sotto le feste la voglia di tradizioni si moltiplica e andiamo a cercarle tutte, una per una, senza neanche farci caso. Chiedendo al ragazzo Parigino, Simon, quali fossero i piatti tipici in Francia in occasione delle feste, mi ha risposto che non ce n'erano. Io con tutta l'enfasi ero lì a spiegargli invece che da noi durante le feste non possono mancare panettone & pandoro, le lenticchie portano soldi (questo non è stato facile da far capire), cotechino o zampone è uguale, tranne per i famelici mangiatori di cotenna, il cappone a Natale è di dovere (tra l'altro complimenti a mammà che l'ha cucinato in modo incredibile). Ho pensato che fosse bello, un popolo intero accomunato dagli stesi usi, tutti li ha ingozzarsi di lenticchie. Che alla fine avanzano sempre. In tutte le case.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie a voi per la compagnia di capodanno... è stato bellissimo. (e nel frattempo io ho preso la seconda influenza grrrrr)

Simone ha detto...

Molto bene: nel nuovo anno la mia adorabile fidanzata commenta i post di mia sorella, ma si sogna di commentare i miei.

Ad ogni modo le lenticchie che l'ottimo Simon ha riposto in frigo si stanno trasformando in muffa antibiotica per curare l'influenza di Anna.(Simon mi ha fatto i complimenti pe ril mio English...)

Questo capodanno è stato bellissimo, io non amo il capodanno e questo qui volevo organizzarlo con Vale, a cui voglio sempre più bene, ma che vedo non spesso come vorrei.
Questo capodanno è stato bellissimo perchè ho avuto l'ennesima riprova di quanto sia incredibile, geniale e fantastica Anna nel rendere meravigliosa la mia vita, anche organizzando una festa di capodanno bella come quella del 2007.
E' stato un bel capodanno perchè con Simone ci divertiamo sempre un casino e gli amidi di Anna e(e anche un o' miei ) sono proprio simpatici!!

Anonimo ha detto...

Un commento veloce dall'assassina del cappone di Natale.Mi dispiace che Vale se losia passato a letto ma è andata così, come per tanti altri.
Anch'io ho paqssato un del capodanno con i miei amici di Avigliana e con altri 20 ragazzi dell'età dei miei. E non mi vergogno di aver cantato a squarciagola con il caraoke..... lo farei tutti i giorni.
Da sola o in coppia