giovedì 2 agosto 2007

Vacanza sogno


Andare in vacanza è un po’ come realizzare in un unico momento tutti i nostri sogni. Guardiamo il planisfero, se siamo fortunati, o anche solo l’area dell’Europa e del Mediterraneo, e in base ai nostri umori, le nostre aspirazioni, i nostri interessi, puntiamo il nostro indice verso una nazione, una capitale un itinerario. Una volta scelta la meta la magia è compiuta. Si inizia a fantasticare. Perché andare in vacanza non è una questione che riguarda solo la settimana, il week end o il periodo in cui le nostre ossa escono dalla soglia di casa dotate di bagaglio. Andare in vacanza è anche una faccenda fatta di preparativi e aspettative.
Comprare la guida delle vacanze, leggerla tutta senza capire niente, poi rileggerla di nuovo con più attenzione. Soffermandosi sui punti di interesse che siano paesaggi o città. Grandi laghi o piazze colorate da bancherelle. Leggere ci proietta magicamente in quel posto. Vediamo noi stessi vestiti da turisti, armati di macchina fotografica, mappa e zainetto intenti a cercare quel luogo così ben descritto nelle poche righe che ci hanno solleticato la fantasia.
Mille i preparativi. Girovagare per i negozietti alla ricerca di abbigliamento da vacanza. Perché quello che usiamo tutti gli altri giorni ovviamente non va bene. Allora spuntano cappelli, sandali, magiche creme solari, costumi, parei, pantaloncini da giovane archeologo alle soglie di un deserto.
Man mano che si avvicina la data della partenza diventa tutto sempre più frenetico. Mille domande affollano la nostra testolina: avrò i documenti a posto? O la mia carta d’identità scade appena passata la frontiera? Che valuta troverò? Ci saranno i bancomat o usano ancora il baratto? Si perché ormai la cosiddetta area euro ci ha abituato così bene che pensiamo che ovunque esistano solo i nostri euro, mentre prima eravamo abituati a pagare in franchi anche solo per fare un salto al mare. Una volta che ci siamo fatti una ragione che il mondo non è la Comunità Europea, dobbiamo capire quanto vale l’altra moneta e come semplificarci i calcoli per non farci truffare dal primo venditore di collanine che ci abborda sulla spiaggia. Convincersi che non è necessario portarsi una mazzetta con tutti i nostri risparmi per paura di rimanere senza contanti, è un altro passo molto importante da compiere. Ed infine fare la lista di cosa portarsi e cosa no. Ma soprattutto di cosa sì. Già solo pensare di fare la lista ci fa sentire meglio. Un po’ quella sensazione che si prova quando si pensa di mettersi a dieta o ancor più quando si pensa che di lì a poco faremo sport. Siamo talmente soddisfatti da questo pensiero, che poi alla fine non facciamo la dieta, non facciamo sport, e tanto meno facciamo la lista dei bagagli. Ma ci sentiamo molto molto molto meglio.
Ora vi lascio, forse è meglio che faccia la maledetta lista. Ma ancora solo un attimo… per augurare buone vacanze a tutti!

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' parecchio che non vado in vacanza e non mi muovo se non per lavoro, esattamente dal 2001. Ora che devo andare per una settimana in Sardegna, mi tremano i polsi e non so cosa fare per primo. Sistemare il gatto, Ninì, per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Cosa portare in aereo, tenendo anche conto che il bagaglio può essere smarrito, cosa indossare quando andrò in spiaggia , tenendo conto che ho 65 anni e 20 kg. in meno :quando ero una palla ero un pò meno plissetata. In fondo chi se ne frega, bisogna muoversi , andare , vedere, riempirsi gli occhi di tutto, essere felici di andare ed essere felici di tornare a casa. Buona vacanza a Vale a Simone e a tutti i loro amici. Mams