giovedì 7 febbraio 2008

Rimaniamo vigili

E' incredibile come la forza dell'abitudine ci spinga a vedere anche quello che in realtà non c'è. Un brevissimo episodio per spiegarmi.
Oggi, nel mio ufficio. Davanti alla mia scrivania ci sono due sgabelli. Per sei mesi uno di loro era rosso l'altro granata. Da poco il rosso è stato sostituito, e ora sono tutti e due granata. All'arrivo di un cliente, con i suoi occhi nuovi e freschi, guarda gli sgabelli e dice che sono tutti e due uguali. Noi qui, guardiamo gli stessi sgabelli e sosteniamo che uno è rosso e uno granata. Anche se lì davanti la realtà è ben diversa. Lì il granata urla da tutte le parti.
Ma allora perchè noi vediamo con gli occhi di ieri e non quelli di oggi? Perchè l'abitudine ci spinge a stravolgere la realtà?
Mi piacerebbe perdere questo velo e vedere anche io tutto con occhi nuovi.
Stessa situazione quando arrivano gli ospiti. Fino a poche ore prima la casa è perfetta e in ordine. Quando gli ospiti devono arrivare, tutto cambia. La casa è la stessa, ma io guardo tutto con i loro occhi e noto mille cose che prima non c'erano. Giornali in disordine, ragnatele, scarpe fuori posto.
Ma perchè questo sguardo non ce l'abbiamo tutti i giorni? Non per farmi venire i sensi di colpa casalinghi, ma per vedere ogni cosa in questo modo. Come se fosse la prima.

4 commenti:

Simone ha detto...

Cena dell'altro giorno, balle di fieno che rotolavano in casa, manco fossimo nel far west, nel bagno le forme di vita stavano per chiedere una carta costituzionale, il frigo ormai era un centro di ricerca per la produzione di muffa antibiotica, non parlando della spazzatura, avrei avuto bisogno di De Gennaro per risolvere la situazione, stermino tutto, butto via roba alla rinfusa, stipo tutto dentro armadi e sotto valige, abbasso le luci (!) Gerry arriva, (la casa è simil ordinata, a me sembra un cesso con una parruca e un neo finto.) mi fa: "Uettone!! Ma che carino qui.. è proprio bello..." Ho avuto l'ennesima conferma che il prossimo non è un grande osservatore..

Vale ha detto...

Quindi gli occhi che vedono casa mia come un cesso senza parrucca, non sono quelli degli ospiti. Il giro è ancora più vizioso! Io vedo quello che credo loro vedano..
Alla fine sono un animo perverso!
Mi ha fatto morire l'idea del cesso con la parrucca e il neo finto...
Sei un mito!!!

Mammazan ha detto...

Devo dire che ad un certo punto ci si abitua a "guardare" e non vedere.
Il disordine, le cose fuori posto fanno parte dell'arredamento, come può capitare con le persone.
A meno che non si sia dei pignoli,quando deve arrivare un ospite e, capita sempre anche a me, ci si guarda intorno con l'occhio indagatore e supercritico che supponiamo possa avere la persona che deve entrare in casa pensando che ci possa giudicare sporchi e disordinati, per cui prendiamo drastici provvedimenti, il che è benefico. Poi tutto torna come al solito......

langhuorino ha detto...

ma facciamo un ulteriore considerazione...qual è il mio concetto di ordine e quale il tuo (vd. Simone e Gerry)? e comunque quando voglio vedere il mondo da un'angolazione diversa (l'Attimo Fuggente insegna), prendo una questione che mi sta a cuore e chiedo ad un tot. di persone che stimo e/o che mi incuriosiscono cosa ne pensano. E' bello, è utile, spesso ti apre al nuovo.