venerdì 8 giugno 2007

Slow Food o Fatlabuna?

Già dal nome si capisce che sono due locali agli antipodi uno rispetto all'altro: uno immerso nell'atmosfera dello Slow Food, nelle stradine del centro storico della sua capitale, Bra, e l'altro arroccato in cima ad un cucuzzolo, nel verde della Valle Po ad Ostana. I nomi quindi: Boccondivino e la Velhà. Uno se la tira un po'. L'altro occitano e basta.
Ma non partiamo coi pregiudizi. E atteniamoci ai fatti.
Ultimo in ordine di tempo Il Boccondivino. Ammettiamolo. La serata era di per piovosa. In settimana tra l'altro, mercoledì, quindi anche lì non c'era la rilassatezza tipica del week end. Parcheggiamo in piazza e ci incamminiamo in via Mendicità Istruita, nome che suscita in me non pochi interrogativi, tutt'ora irrisolti.
Arriviamo nel cortiletto interno e saliamo le scale che portano nelle varie salette del locale. Strano. E' mercoledì sera, piove, ma il locale è pieno. Buon segno! Abbiamo prenotato e premetto che l'idea di venire proprio qui ci arriva dalla guida il Gambero Rozzo, che ne declamava piatti e gestori.
Ci fanno accomodare in una saletta, ci sediamo. La fame non è moltissima e decidiamo di concentrarci su pochi piatti, scelti con cura. Per cui io mi lascio tentare dal Tonno di cappone, la curiosità ha la meglio su di me, e dai Tajarin al sugo di salsiccia, mentre Simone si butta su un classico piemontese. Battuta al coltello, salsiccia cruda e lardo. E, al posto del primo, una degustazione di formaggi. Tutto annaffiato con bicchieri di Dolcetto.

Guardandoci intorno, nella breve attesa, ci accorgiamo che forse siamo capitati proprio in una serata a tema... Dietro Simone due ragazzi chiacchieraano amabilmente tra una portata e l'altra, dietro di me arriva un'altra coppia e guardando meglio siamo l'unica coppia etero. Premetto che sul Gambero Rozzo non si accennava in alcun modo alle serate gay, comunque volenti o nolenti ci siamo finiti dentro. Per fortuna, quando ci portano gli antipasti, entra un'altra coppia etero. Almeno se non c'era la parità dei sessi, stava arrivando la cavalleria.

Ci portano questi due piatti meravigliosi. Il tonno di cappone è un adagiato su un largo piatto da portata: "sfilacci" di carne di cappone su una base di insalata mista condita con aceto balsamico. L'antipasto di carne era invece un classico tris, la carne èfreschissima e saporita. Nulla ètroppo salato.
Poi il mio primo. Ottimo, tajarin con un ragù di salsiccia, sanno quasi di casa. Davvero buoni, ovviamente fatti a mano. Intanto portano anche il piatto di formaggi. In realtà mi aspettavo che se ne arrivassero con il carrello, fa molta scena, ma almeno c'è tanta scelta e si mangia solo quello che si decide. Forse qui l'avevano impostata più sull'idea della degustazione. Ottimi davvero, buona la scelta comuqnue. Atmosfera rilassata e rustica, perfetta per la serata piovosa.

Giornata un po' piovosetta, ma ultimamente non fa testo, anche quella che ci ha accompagnato sulle cime della Valle Po e precisamente ad Ostana. In questo caso il posto è stato scelto per caso, anzi per fame! Da dire che se da fuori non ci dava alcun indizio, dentro l'atmosfera casalinga ci ha conquistato. Da mangiare poche cose, ma tutte buone. Antipasti: salumi e tomini con acciughe. Assolutamente delizioso. Per primo tagliolini fatti in casa, freschi freschi. Lasciati ad asciugare sul tavolo nell'ingresso come fanno le brave massaie. A scelta il condimento: sugo di salsiccia (direi che è il suo momento!) e sugo panna e funghi. Saltiamo a pie pari il secondo per tuffarci nel dolce, la torta margherita, semplice semplice. Senza neanche i soliti schizzetti un po' novelle cousine e un po' arte post moderna. Ma torta, pura e semplice, con lo zucchero a velo. Come non rimanerne conquistati?

L'Osteria del Boccondivino BRA (CN) - Via Mendicità, 14 Tel.: 0172.425674 Chiuso domenica e lunedì

La Velhà Frazione San Bernardo 7 - Ostana

PS: per i lettori non piemontesi (tra i quali potrei essere anche io) Fatlabuna significa Fattelabuona

3 commenti:

Anonimo ha detto...

amore mio di mams sono contenta che tu abbia scelto un buon posto dove andare a mangiare, ma con le mie ultime prodezze in cucina non mi sento da meno, e mi dà una grande soddisfazione vedere quanto sono da voi apprezzate, magari con più occasioni potrei superare me stessa.
Mams la vanagloriosa

Vale ha detto...

Vanagloriosa sì, ma comunque hai le tue buone ragioni!
Se vuoi posso recensire il nostro prossimo pranzetto..

Simone ha detto...

Secondo me il vero Slow Food è quello della piola dove mangi bene, fatlabuna.

Spesso slow food = mangiare cibo regionale in provincia, magari a caro prezzo... Buono e genuino per carità, perchè la nouvelle cusine non è buona è genuina? sì solo che non è tradizionale (è nouvelle...)

W la trattoria!!! W mamma zan. che se decidesse di aprire la trattoria li metterebbe tutti in fila sti parvenue della ristorazione!